Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2001  novembre 06 Martedì calendario

Mussolini, a ragion veduta, correggeva e controllava personalmente tutti gli scritti che i vari esponenti del regime gli sottoponevano

Mussolini, a ragion veduta, correggeva e controllava personalmente tutti gli scritti che i vari esponenti del regime gli sottoponevano. Ecco alcuni esempi delle opere letterarie dei ”ras” e delle correzioni del duce trovati fra le carte dell’archivio privato. Dalle bozze del Diario di Balbo: l’autore scrive «Non si può combattere senza averne la certezza assoluta», Mussolini sottolinea con la matita rossa e postilla: «certezza di che cosa»? Ancora Balbo, «La ambizione di sorprenderlo facendo più di quanto si aspetta», annotato dal correttore con «Meglio il congiuntivo: di più di quanto egli si aspetti». Poi «Qualcuno ha rifiutato la tessera: sono i più tiepidi», che Mussolini sottolinea e annota con «E la consecutio temporum»? Un libro di Pietro Badoglio sulla guerra d’Etiopia ha molte pagine ridotte ad un cimitero di croci rosse e blu, mentre un testo del maresciallo Emilio De Bono scritto per la rivista ”Gerarchia” è giudicato dal duce revisore ”impubblicabile”; la ragione è comprensibile, al suo interno si leggono frasi come «Non è facile impresa, ma ci si riesce. E’ più difficile tenere lontani i menagramo che ce ne sono ancora tanti in giro che lo fanno per mestiere».