Arrigo Petacco, ìLíArchivio segreto di Mussoliniî, Mondadori, 1997, 6 novembre 2001
Il 7 dicembre 1931 Starace si insedia a Palazzo Vidoni, sede della segreteria del PNF. Il giorno stesso, in attesa dell’arrivo del Duce, il nuovo segretario farà provare un nuovo rituale di saluto di sua invenzione: all’ingresso di Mussolini, spiega Starace ai camerati, lui griderà: ”Saluto al Duce!” e gli altri risponderanno, in coro e col braccio teso nel saluto romano: ”A noi!”
Il 7 dicembre 1931 Starace si insedia a Palazzo Vidoni, sede della segreteria del PNF. Il giorno stesso, in attesa dell’arrivo del Duce, il nuovo segretario farà provare un nuovo rituale di saluto di sua invenzione: all’ingresso di Mussolini, spiega Starace ai camerati, lui griderà: ”Saluto al Duce!” e gli altri risponderanno, in coro e col braccio teso nel saluto romano: ”A noi!”. L’innovazione non è ben accolta, e si mormora sia una pagliacciata. Ma Mussolini accoglierà la fiera deferenza con il petto gonfio d’orgoglio; da allora entrerà a far parte dell’iconografia popolare del fascismo.