Arrigo Petacco, ìLíArchivio segreto di Mussoliniî, Mondadori, 1997, 6 novembre 2001
Starace sarà utilizzato da Mussolini oltre che per compiti ”scenografici” anche per operazioni poco pulite, come il siluramento di Leandro Arpinati, potente sottosegretario dell’Interno, legato al Duce dalla vecchia militanza socialista rivoluzionaria
Starace sarà utilizzato da Mussolini oltre che per compiti ”scenografici” anche per operazioni poco pulite, come il siluramento di Leandro Arpinati, potente sottosegretario dell’Interno, legato al Duce dalla vecchia militanza socialista rivoluzionaria. Spirito libertario Arpianti si rifiuta di ordinare ai dipendenti del ministero di iscriversi al Partito, iniziativa dello stesso Starace, inoltre protegge il giornalista Mario Missiroli, l’ex direttore del ”Resto del Carlino” messo al bando dal regime che si mantiene svolgendo piccole collaborazioni al ”Messaggero” sotto falso nome. Starace proporrà al capo del Partito un rapporto pieno di accuse nei confronti di Arpinati, che lo affronterà alla Camera e lo schiaffeggerà senza che questi reagisca, come non reagirà ad un biglietto che inequivocabilmente lo sfida a duello e che mostrerà al Duce, il quale deciderà per il licenziamento ed il confino di Arpinati dopo che questi avrà rifiutato di scusarsi con Starace ed anzi avrà commentato: «Duce, se dovessi scrivergli tutti i giorni, ripeterei sempre che Starace è un fesso».