Mario Baudino su Specchio del 03/11/01 a pagina 98., 3 novembre 2001
Moltissime le leggi e gli editti emanati nell’Europa del Cinquecento sulla lunghezza consentita alle barbe
Moltissime le leggi e gli editti emanati nell’Europa del Cinquecento sulla lunghezza consentita alle barbe. Già Alessandro il Grande aveva proibito ai suoi soldati di lasciarsela crescere: all’origine del divieto anche motivi pratici (in molte scene di battaglia sui bassorilievi assiri o babilonesi i soldati vengono acciuffati per la barba dagli avversari). In molti Paesi dell’Europa medioevale la barba, considerata espressione del demonio, era punita severamente (anche con il rogo); tollerati invece i baffi, secondo alcuni storici una moda imposta dai Normanni a francesi e inglesi (anche se Guglielmo il Conquistatore, sottomessa l’Inghilterra, pare obbligasse i nuovi sudditi a tagliarseli). Nel Settecento Pietro il Grande s’illuse di sradicare il vezzo della barba gravandola di tasse; anche la Rivoluzione Francese la bandì (insieme all’aristocratico codino) per motivi di sicurezza e per facilitare l’identificazione dei cittadini.