Mariella Venegoni su Specchio del 03/11/01 a pagina 67., 3 novembre 2001
Platinette a proposito di Biagio Antonacci: «Lo incontro la prima volta e mi dico: "Mo mama che stoccafisso: lungo, secco, vestito come un profugo
Platinette a proposito di Biagio Antonacci: «Lo incontro la prima volta e mi dico: "Mo mama che stoccafisso: lungo, secco, vestito come un profugo...". Certo, col passare degli anni si è come "rivelato"... Canta come se gli stessero cavando un rene senza anestesia e questo "strappare" le note è ciò che di lui più mi piace. Quando è diventato papà ho pianto una settimana perché a quel punto ho capito che non avrei avuto mai nessuna chance. Mi piace, come pochi, per quel che fa, per come lo fa, e anche perché (da tempo) non è più quel baccalà».