Eva Cantarella e Luciana Jacobelli ìUn giorno a Pompeiî, Electa Napoli., 6 novembre 2001
Salvo speciali concessioni, a Pompei il matrimonio era riservato ai cittadini di ”età pubere” (dodici anni per le donne, quattordici per gli uomini) ed era celebrato con cerimoniali che iniziavano al mattino
Salvo speciali concessioni, a Pompei il matrimonio era riservato ai cittadini di ”età pubere” (dodici anni per le donne, quattordici per gli uomini) ed era celebrato con cerimoniali che iniziavano al mattino. Nella casa della sposa veniva offerto un banchetto della durata di un giorno. Di sera, illuminata dalle torce, la donna veniva accompagnata nella casa del marito (’in domum deductio”), mentre gli amici dello sposo cantavano e gettavano sugli sposi delle noci, simbolo di fecondità.