Salute di sorrisi e canzoni n. 31 novembre 2001 pag. 19, 7 novembre 2001
Doveva succedere. A scuola, in palestra o chissà dove: fatto sta che anche quest’anno tuo figlio si è preso la febbre
Doveva succedere. A scuola, in palestra o chissà dove: fatto sta che anche quest’anno tuo figlio si è preso la febbre. «Molte forme virali che colpiscono i bambini» dice il professor Renato Vaccaro, direttore della clinica pediatrica dell’Università di Perugia, «sono in realtà sindromi influenzali che presentano sintomi molto simili». *Così la riconosci... Nei più grandicelli, le manifestazioni sintomatiche sono quasi uguali a quelle che si osservano negli adulti: febbre alta, malessere generale, cefalea e dolori muscolari. «Di solito in un secondo momento si respira male a causa del naso chiuso e sopraggiunge secrezione nasale, la gola si infiamma, arriva la tosse secca. Anche gli occhi vengono coinvolti: si arrossano, bruciano e lacrimano molto». Nei più piccoli invece la sintomatologia riguarda più spesso l’apparato respiratorio (gola, laringe, trachea, bronchi e polmoni), ma possono anche essere presenti disturbi di tipo gastrointestinale (vomito e diarrea) oltre alla febbre. *...e così la curi Se il bambino presenta almeno tre di questi sintomi, la prima cosa da fare è metterlo al caldo nel letto. «Con la febbre alta», dice Vaccaro, «va bene la borsa dell’acqua fredda sulla fronte, in modo da favorire l’eliminazione del calore del corpo. Ottime anche spugnature d’alcol. «Ai più piccoli aspirate il muco dalle narici con una pompetta e fate loro dei lavaggi con soluzioni fisiologiche». Ricordatevi sempre di umidificare l’ambiente per farli respirare meglio. Ma prima di somministrare un farmaco, parlate sempre con il pediatra.