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 2001  ottobre 16 Martedì calendario

Oggi la capoeira viene considerata una danza artistica, un gioco, uno sport nazionale, in Brasile, ha raggiunto la popolarità del calcio e i bambini la paraticano ovunque

Oggi la capoeira viene considerata una danza artistica, un gioco, uno sport nazionale, in Brasile, ha raggiunto la popolarità del calcio e i bambini la paraticano ovunque. Originariamente era strumento di lotta, gli schiavi africani la usavano come mezzo per di ribellione contro i padroni portoghesi: disarmati, con le braccia incatenate, potevano usare solo le gambe, che diventavano armi capaci di sferrare anche colpi mortali. Negli anni Venti fu proibita in tutto il Brasile e, per essere praticata, ha dovuto mimetizzarsi in una danza accompagnata da strumenti musicali (il berimbau, il tabaque, il pandeiro). In seguito, ai movimenti e alla musica si sono uniti i canti e la capoeira ed è diventata una specie di spettacolo. «La "roda" è lo scenario: ci si dispone a cerchio, una figura che simboleggia il mondo, e due persone alla volta raggiungono il centro e cominciano a fronteggiarsi seguendo il ritmo della musica, che diventa sempre più veloce, mentre il gruppo partecipa con il coro». La formazione del capoerista prevede un lungo allenamento: gli allievi, dopo aver ricevuto il "batezado", devono conquistarsi il cordone verde (una specie di cintura nera di judo) e poi raggiungere quello blu, grazie al quale si diventa "formati", ovvero in grado di insegnare la capoeira. Proseguendo, si può arrivare al livello di "contramestre", che comprende tutti i cordoni colorati con l’aggiunta del bianco, simbolo del massimo grado di abilità.Ci sono due diversi stili di capoeira: l’Angola e la Regional. La prima, più legata alle origini africane, prevede calci e movimenti bassi, predilige il contatto con la terra e gli aspetti legati ai rituali di danza. La seconda, nata a Rio De Janeiro, si concentra sugli aspetti più vicini alla lotta: i calci sono alti e veloci, i movimenti acrobatici.