Franco Dassisti (a cura di), ìPooh. Quello che non saiî, Mondadori 1997, 7 novembre 2001
Fino a che non si sono autoprodotti il manager dei Pooh è stato Giancarlo Lucariello. Negrini: «Sotto Lucariello non dovevi dire che eri sposato, era vietato farsi vedere in giro con la propria donna, nelle canzoni si usavano le ’vice-parole’: per esempio non potevi mettere la parola specchio, perché portava sfiga
Fino a che non si sono autoprodotti il manager dei Pooh è stato Giancarlo Lucariello. Negrini: «Sotto Lucariello non dovevi dire che eri sposato, era vietato farsi vedere in giro con la propria donna, nelle canzoni si usavano le ’vice-parole’: per esempio non potevi mettere la parola specchio, perché portava sfiga. Insomma, era un personaggio con tratti maniacali: la pulizia, l’ordine. Era snob e anche un po’ fascista».