Luigi Vaccari su Il Messaggero del 07/11/01 a pagina 23., 7 novembre 2001
«Ho più tristezze che rimorsi. I rimorsi sono legati a disattenzioni, a superficialità: ti accorgi, col tempo, quanto le parole sono pietre e come, nel nostro mestiere, rovinare una reputazione diventa una specie di omicidio, perché si toglie a un uomo la sua dignità
«Ho più tristezze che rimorsi. I rimorsi sono legati a disattenzioni, a superficialità: ti accorgi, col tempo, quanto le parole sono pietre e come, nel nostro mestiere, rovinare una reputazione diventa una specie di omicidio, perché si toglie a un uomo la sua dignità. E’ anche il rischio di questa professione. Può avere come attenuante solo la buona fede. Sono di natura abbastanza malinconico e anche portato alla solitudine. Diceva Leo Longanesi che Indro Montanelli stava in mezzo agli altri per sentirsi più solo. Io ci sono un po’ abituato...» (Enzo Biagi).