Wilcomb E. Washburn, ìGli indiani díAmericaî, Editori Riuniti 1997, 7 novembre 2001
Nel 1850 le tribù Piedineri, dopo tre quarti di secolo di scambi commerciali con i bianchi, erano diventate totalmente dipedenti dai mercanti per molto prodotti che ormai consideravano necessari, come i fucili e le munizioni, strumenti di metallo e utensili
Nel 1850 le tribù Piedineri, dopo tre quarti di secolo di scambi commerciali con i bianchi, erano diventate totalmente dipedenti dai mercanti per molto prodotti che ormai consideravano necessari, come i fucili e le munizioni, strumenti di metallo e utensili. Gli Indiani nati durante quel decennio non ricordavano nemmeno i tempi in cui la loro tribù usava le punte di pietra per le frecce e non ne conoscevano il metodo di fabbricazione. Le punte di ferro, che si ottenevano a decine in cambio di una sola pelle di bisonte curata, avevano reso obsolete le punte di pietra che richiedevano tempo e fatica. Così anche le pentole di metallo, comode e infragibili, sostituirono le fragili pentole di coccio. La dipendenza da tali generi di prima necessità legava l’indiano in un rapporto a doppio filo con l’uomo bianco, e lo rendeva vulnerabile.