Salute di sorrisi e canzoni n. 31 novembre 2001 pag. 22, 8 novembre 2001
La tentazione è forte. Appena arriva il mal di testa, pur di far sparire il dolore, mettiamo mano ai farmaci che troviamo in casa (magari consigliati da un amico o, peggio, scelti senza un criterio preciso)
La tentazione è forte. Appena arriva il mal di testa, pur di far sparire il dolore, mettiamo mano ai farmaci che troviamo in casa (magari consigliati da un amico o, peggio, scelti senza un criterio preciso). Gli italiani spendono circa 2.000 miliardi di lire l’anno in farmaci per la cefalea. Ma se il medicinale non è quello giusto, si finisce per abusarne senza ottenere alcun sollievo. A quel punto il mal di testa viene alimentato dalla stessa terapia. «Purtroppo i pazienti che si rivolgono al medico per la diagnosi della cefalea sono solo la punta dell’iceberg» dice il professor Nappi. «Spesso le persone si sottopongono a una visita specialistica solo dopo anni di sofferenze e cure inefficaci, quando il fenomeno si è cronicizzato». Quali, allora, gli errori da evitare? Anzitutto il «fai-da-te». In caso di ripetuti attacchi bisogna informare il medico di famiglia che, se è il caso, vi indirizzerà dallo specialista. Seguite sempre le sue indicazioni sul tipo, la quantità e il dosaggio dei farmaci da assumere, e informatelo di eventuali effetti collaterali. Non sottovalutate una cefalea che compare all’improvviso e resiste ai farmaci: può essere il sintomo di altre malattie.