Salute di sorrisi e canzoni n. 31 novembre 2001 pag. 28, 8 novembre 2001
In tela per le ferite, in pellicola di poliuretano per le vesciche, con estratto di nicotina per smettere di fumare o a base di nitroglicerina per la cura dell’angina pectoris
In tela per le ferite, in pellicola di poliuretano per le vesciche, con estratto di nicotina per smettere di fumare o a base di nitroglicerina per la cura dell’angina pectoris. Sono davvero tanti i cerotti oggi in commercio e utilizzati, sia in medicina sia nei trattamenti estetici, come rimedio e cura. «Contro il mal d’auto, come antidolorifici, antireumatici o per ritardare i sintomi della menopausa», spiega il professor Giampiero Patriarca, primario del Servizio di allergologia del policlinico Agostino Gemelli dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, «i cerotti possono essere un valido rimedio. L’importante è ricordare sempre, nel caso di quelli transdermici, che rilasciano nell’organismo (attraverso la cute) le sostanze contenute. Devono essere considerati infatti veri e propri medicinali e possono essere utilizzati come monoterapia o insieme ad altri farmaci». Molti cerotti, inoltre, richiedono la prescrizione medica e tutti devono essere utilizzati seguendo sempre le avvertenze. Non esistono particolari controindicazioni, «a meno che», avverte Patriarca, «non si verifichino problemi di allergie alle sostanze che contengono per meglio aderire alla pelle. Può accadere infatti che sugli individui con una iper-reattività spontanea della cute, vale a dire una spiccata tendenza della pelle ad arrossarsi in caso di contatto con certi elementi, possano verificarsi irritazioni su determinati punti del corpo. Un esempio? I pazienti intolleranti alla colofonia, l’estratto vegetale contenuto nei collanti dei cerotti, che può provocare allergie da contatto. sempre bene, quindi, usarli con qualche cautela, sospendendone immediatamente l’utilizzo nel caso in cui manifestino i primi sintomi di irritazioni».