Martin Brookes, La genetica, Editoriale Scienza pag. 35, 18 ottobre 2001
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Mascolinità – La presenza, nell’uomo, della ventitreesima coppia di cromosomi costituita da una x e da una y, invece che da due x (coppia che determina invece la femminilità)
Mascolinità – La presenza, nell’uomo, della ventitreesima coppia di cromosomi costituita da una x e da una y, invece che da due x (coppia che determina invece la femminilità). "I maschi hanno due diversi cromosomi sessuali, metà dei loro gameti contiene un cromosoma x e metà un cromosoma y. Per contro, tutte le cellule uovo contengono solo un cromosoma x: pertanto che un embrione sia femmina (xx) o maschio (xy) è dovuto al fatto che una cellula uovo è stata fertilizzata o da uno spermatozoo x o da uno spermatozoo y. La mascolinità è causata dalla presenza di y oppure dall’assenza di x? La risposta è stata fornita da studi compiuti su individui che hanno costituzioni cromosomiche anomale. Le persone affette dalla sindrome di Klinefelter hanno due cromosomi x e uno y. Sono maschi normali, anche se presentano testicoli piccoli, producono poco sperma e hanno dei rudimenti di seni. Le persone affette dalla sindrome di Turner, invece, hanno soltanto un cromosoma x. Sono evidentemente femmine, ma hanno genitali interni ed esterni poco sviluppati e sono sterili. Perciò la mascolinità è determinata dal cromosoma y e più precisamente da un singolo gene presente nel cromosoma y" [Martin Brookes, 35].