Martin Brookes, La genetica, Editoriale Scienza pagg. 66-67, 89; Kevin Davies, Il codice della vita, Mondadori pagg. 26-28, 18 ottobre 2001
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Trasformazione – Il cambiamento di una caratteristica dell’organismo dovuto all’inglobamento di Dna estraneo nella propria ricetta genetica [Martin Brookes, 66]
Trasformazione – Il cambiamento di una caratteristica dell’organismo dovuto all’inglobamento di Dna estraneo nella propria ricetta genetica [Martin Brookes, 66]. Fu scoperta casualmente da Frederick Griffith nel corso di studi sulla virulenza dei batteri che provocano la polmonite (pneumococchi). L’iniezione di una miscela di batteri vivi innocui e di batteri virurenti, ma uccisi precedentemente al calore, era in grado di infettare i topi. Qualcosa si era trasferito dai batteri morti ai batteri vivi e li aveva resi virulenti. Quando i batteri vengono devitalizzati con il calore, le pareti delle loro cellule si disintegrano e il loro Dna viene rilasciato nell’ambiente. I batteri non virulenti possono mutare le proprie caratteristiche assimilando questo Dna libero presente nell’ambiente e incorporandolo nelle proprie ricette genetiche. Nel 1944 Oswald Avery e i suoi collaboratori del Rockefeller Institute di New York riuscirono a isolare il "principio trasformante" e a identificarlo come Dna. [Martin Brookes, 66-67] e [Kevin Davies, 26-28]. Con questa rivoluzionaria scoperta non solo fu identificato il materiale ereditario ma fu dimostrato anche che i batteri possono trasferire geni. La trasformazione batterica è favorita dall’elettroshock [Martin Brookes, 89]. Vedi anche Batterio.