Curzio Maltese su La Repubblica del 09/11/01 a pagina 9., 9 novembre 2001
«Ieri il direttore di "Libero", Vittorio Feltri, è stato colto da un’altra delle sue trovate da ventennio, e ha deciso di schedare con foto segnaletiche i 67 parlamentari che hanno votato contro la guerra, sotto il titolo-gogna: "Ecco chi sta con Bin Laden"
«Ieri il direttore di "Libero", Vittorio Feltri, è stato colto da un’altra delle sue trovate da ventennio, e ha deciso di schedare con foto segnaletiche i 67 parlamentari che hanno votato contro la guerra, sotto il titolo-gogna: "Ecco chi sta con Bin Laden". I quotidiani di Feltri sono una specie di laboratorio del dottor Frankestein del giornalismo italiano, le cui gutturali iniziative non meriterebbero una seria attenzione. Se non fosse che a questa si sono accodati vari esponenti di Forza Italia, a partire dai giovani del partito.[...] E’ vero che l’Italia sconta un ventennio di tv spazzatura, con quotidiane risse da condominio contrabbandate per dibattiti. Ma quando si parte per difendere a colpi di bombe "una civiltà superiore", "fondata sulla tolleranza e la democrazia", bisognerebbe prima verificare se si dispone dell’oggetto in questione, di un grado di civiltà, se non superiore, almeno passabile» (Curzio Maltese).