Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2001  novembre 09 Venerdì calendario

«Ieri il direttore di "Libero", Vittorio Feltri, è stato colto da un’altra delle sue trovate da ventennio, e ha deciso di schedare con foto segnaletiche i 67 parlamentari che hanno votato contro la guerra, sotto il titolo-gogna: "Ecco chi sta con Bin Laden"

«Ieri il direttore di "Libero", Vittorio Feltri, è stato colto da un’altra delle sue trovate da ventennio, e ha deciso di schedare con foto segnaletiche i 67 parlamentari che hanno votato contro la guerra, sotto il titolo-gogna: "Ecco chi sta con Bin Laden". I quotidiani di Feltri sono una specie di laboratorio del dottor Frankestein del giornalismo italiano, le cui gutturali iniziative non meriterebbero una seria attenzione. Se non fosse che a questa si sono accodati vari esponenti di Forza Italia, a partire dai giovani del partito.[...] E’ vero che l’Italia sconta un ventennio di tv spazzatura, con quotidiane risse da condominio contrabbandate per dibattiti. Ma quando si parte per difendere a colpi di bombe "una civiltà superiore", "fondata sulla tolleranza e la democrazia", bisognerebbe prima verificare se si dispone dell’oggetto in questione, di un grado di civiltà, se non superiore, almeno passabile» (Curzio Maltese).