Joaquin L. Ortega su Avvenire del 09/11/01 a pagina 23., 9 novembre 2001
Il giornalista spagnolo Joaquin L. Ortega nel suo ultimo libro, "Campionario dei cristiani", traccia i ritratti di più di 250 tipi di credenti
Il giornalista spagnolo Joaquin L. Ortega nel suo ultimo libro, "Campionario dei cristiani", traccia i ritratti di più di 250 tipi di credenti. L’Ultrà: «Non è che si consideri un buon cristiano, è che a suo modo non c’è altro modo di esserlo. A parte le sfumature l’ultrà è un cristiano polemico e, in genere, di malumore, sempre disposto a difendere la sua identità con ogni mezzo. La tolleranza, la benevolenza, la comprensione, l’indulgenza non fanno parte dei suoi principi. L’ultrà ha della religione un concetto paramilitare». L’orientalista:«Sente molto interesse per l’Oriente più lontano, quello del Sol Levante. Ecco dunque l’orientalista intento alla meditazione trascendentale, in una posizione tipicamente orientale: quella del loto. Eccolo immerso nella sua interiorità fino a identificarsi pienamente con la natura. Oratica le arti marziali a sostegno della sua incursione nell’etica orientale e si sente sempre più una scintilla del rogo universale dell’energia». Il Teologale: «E’ sempre attento a quello che dicono i teologi. Si fida della loro opinione e rende onore ai loro insegnamenti. E fa bene: perché sono fin troppi quelli che non hanno mai letto un libro di teologia. Neanche la copertina». Il Decaffeinato: «Esiste un tipo di cristiano decaffeinato nel quale ci si imbatte piuttosto spesso. E’ una persona che di cristiano conserva l’aspetto, il sapore e che riesce a ingannare benchè manchi dell’essenziale, della tensione cristiana interiore». Il Funereo: «E’ così triste e preoccupato che quando gli chiedono qual è il suo ufficio risponde automaticamente "Quello dei defunti"». L’Itinerante: «Per l’itinerante la messa nella sua parrocchia è insopportabile. In un’altra è antiquata la catechesi. In quella più in là l’omelia è noiosa. Così ogni domenica va alla ricerca di una chiesa nuova».