Umberto Eco, LíEspresso 15/11/2001, 15 novembre 2001
«Alcune settimane fa è apparso un sondaggio secondo il quale pareva che una grande maggioranza della sinistra ”comprendesse” le ragioni di Bin Laden
«Alcune settimane fa è apparso un sondaggio secondo il quale pareva che una grande maggioranza della sinistra ”comprendesse” le ragioni di Bin Laden. Apriti cielo. Dunque chi aveva risposto così approva la distruzione delle due Torri? Penso piuttosto che, comunque fosse stata posta la domanda, in momenti come questi la gente non riesce a distinguer bene, per esempio, tra spiegare, capire e condividere [...]. Sembra tutto così semplice. Si può spiegare l’azione di Bin Laden, in parte come l’ha spiegata lui nel suo primo messaggio, in termini di frustrazione del mondo musulmano dopo la caduta dell’impero ottomano, e in parte tenendo conto dei suoi interessi politici ed economici (si spiega l’azione di Bin Laden col fatto che vuole mettere le mani sul petrolio saudita). Si possono capire i suoi seguaci? Certo, tenendo conto dell’educazione che hanno ricevuto, della frustrazione di cui si diceva, e di tante altre ragioni. Si possono giustificare? Evidentemente no, infatti li si condanna e si auspica che Bin Laden venga messo in condizioni di non nuocere [...]. Che cosa intende dire qualcuno quando afferma di ”comprendere” il gesto di Bin Laden? Che lo spiega, che lo capisce, che lo giustifica o che lo condivide? Sino a che non saremo tornati in uno stato d’animo che consenta e incoraggi le distinzioni, saremo, come Bin Laden e come lui ci vuole» (Umberto Eco