Giorgio Bocca, LíEspresso 15/11/2001, 15 novembre 2001
«Anche noi italiani siamo nella guerra vera, la guerra per il petrolio, che stabilirà il nuovo ordine mondiale
«Anche noi italiani siamo nella guerra vera, la guerra per il petrolio, che stabilirà il nuovo ordine mondiale. Berlusconi non è Cavour, ma si è giocato anche lui la sua Crimea per potere sedere al tavolo della pace. E a buon mercato, otto Tornado, un battaglione di alpini e una compagnia di paracadutisti. Aveva pagato di più il piccolo Piemonte con i bersaglieri della Cernaja [...]. In questo quadro ciclopico e globale, la nostra Crimea del nuovo millennio, la nostra partecipazione alla guerra puramente simbolica e anche personalistica assume aspetti tragicomici con l’accompagnamento ipocrita di appelli all’unione e alla difesa della cristianità. Ma non ce n’è davvero bisogno: basta il petrolio a convincerci, siamo il paese più motorizzato d’Europa» (Giorgio Bocca)