Reinhard Baumann, ìI Lanzichenecchi. La loro storia e cultura dal tardo Medioevo alla guerra dei Trentíanniî, Einaudi, 13 novembre 2001
Le salmerie al seguito degli eserciti lanzichenecchi raggiunsero dimensioni enormi, divenendo vere e proprie ”corti dei miracoli”, popolate da macellai, birrai, ciabattini e vari mercanti che prosperavano comprando e rivendendo il frutto dei saccheggi dei fanti che si tramutavano immediatamente in alcolici per l’enorme consumo che ne facevano questi soldati
Le salmerie al seguito degli eserciti lanzichenecchi raggiunsero dimensioni enormi, divenendo vere e proprie ”corti dei miracoli”, popolate da macellai, birrai, ciabattini e vari mercanti che prosperavano comprando e rivendendo il frutto dei saccheggi dei fanti che si tramutavano immediatamente in alcolici per l’enorme consumo che ne facevano questi soldati. Erano il luogo del divertmento e della vita privata del fante, dove si giocava e si beveva, e dove si incontravano le prostitute al seguito del convoglio, spesso madri delle torme di bambini che fornivano ai reggimenti una fonte di ”ricambio interno”. Le vivandiere erano le compagne inseparabili degli uomini d’arme, loro aiutanti, infermiere ed anche prostitute.