Reinhard Baumann, ìI Lanzichenecchi. La loro storia e cultura dal tardo Medioevo alla guerra dei Trentíanniî, Einaudi, 13 novembre 2001
I Lanzichenecchi nei loro canti non parlano di Hur, prostitute, ma di ”belle ragazze”, ”brave giovani”, ”belle donne”, di ”ragazze dell’oste”, di ”locandiere” o di Buhle (amata) e di Feinslieb (graziosa cara), dimostrando un’isolita tenerezza nei confronti delle loro compagne di scorribande
I Lanzichenecchi nei loro canti non parlano di Hur, prostitute, ma di ”belle ragazze”, ”brave giovani”, ”belle donne”, di ”ragazze dell’oste”, di ”locandiere” o di Buhle (amata) e di Feinslieb (graziosa cara), dimostrando un’isolita tenerezza nei confronti delle loro compagne di scorribande. L’amore lanzichenecco era però fragile, ed i rapporti molto elastici: in una immagine del tempo si vede il cadavere del lanzichenecco appeso all’albero conle civette intente a beccarne le carni, la sua bella vivandiera è sotto che lo guarda, soprappensiero ma non stupita e tantomeno addolorata.