Su La Stampa del 14/11/01 a pagina 3., 14 novembre 2001
Principali provvedimenti varati dal regime di Kabul, nell’editto del 27 settembre 1996: per le donne, vietato mostrare il viso in pubblico; vietato il tradizionale velo (considerato troppo poco coprente); vietate le scarpe con i tacchi; obbligo del burqa; l’ampia veste che copre dalla testa ai piedi (occhi compresi), lascia respirare e guardare solo attraverso una sottile grata di stoffa; vietato l’accesso all’istruzione o a scuole di qualunque tipo; vietato uscire di casa senza essere accompagnate da un parente maschio; vietata qualsiasi attività professionale (compresa quella negli ospedali); vietato farsi curare da medici maschi
Principali provvedimenti varati dal regime di Kabul, nell’editto del 27 settembre 1996: per le donne, vietato mostrare il viso in pubblico; vietato il tradizionale velo (considerato troppo poco coprente); vietate le scarpe con i tacchi; obbligo del burqa; l’ampia veste che copre dalla testa ai piedi (occhi compresi), lascia respirare e guardare solo attraverso una sottile grata di stoffa; vietato l’accesso all’istruzione o a scuole di qualunque tipo; vietato uscire di casa senza essere accompagnate da un parente maschio; vietata qualsiasi attività professionale (compresa quella negli ospedali); vietato farsi curare da medici maschi. Per gli uomini, vietato radersi la barba; vietato tagliare i capelli e pettinarli all’occidentale; obbligo del Shalwar Kamiz, l’abito tradizionale afghano unito a un turbante; vietati bagni e gabinetti pubblici (il Corano vieta ai musulmani di mostrare il corpo in pubblico); vietati cinema, bar, discoteche e ogni altro locale notturno; vietati televisione, Internet, videocassette, giochi d’azzardo; vietato il ballo e qualunque forma di musica. Vietato allevare piccioni e giocare con gli aquiloni; vietato esultare o applaudire negli stadi (si può dire solo "Allah u Akbar": Dio è grande); vietato ridere in pubblico; vietato il colore nei cartelli stradali; vietata qualsiasi immagine raffigurante un essere vivente; vietate le bambole; vietati i libri illustrati per bambini; vietato fotografare o dipingere volti umani (ammesse solo le foto sui passaporti); obbligo delle cinque preghiere quotidiane (pena il carcere).