Francesco Maiello, "Storia del calendario", Einaudi., 15 novembre 2001
Tra i calendari di moda nel Cinquecento, quelli "terapeutici" destinati a medici e barbieri. Ogni mese è collegato a un consiglio per la salute: ad aprile è bene fare i salassi, a giugno bere acqua fresca ed evitare la lussuria, a ottobre mangiare uva
Tra i calendari di moda nel Cinquecento, quelli "terapeutici" destinati a medici e barbieri. Ogni mese è collegato a un consiglio per la salute: ad aprile è bene fare i salassi, a giugno bere acqua fresca ed evitare la lussuria, a ottobre mangiare uva. Due terzi del calendari pubblicati in questo periodo mostrano in prima pagina un uomo in piedi (a seconda delle edizioni un nudo o uno scheletro) intorno al quale compaiono consigli per i salassi a seconda della posizione della luna. L’anonimo autore di un calendario pubblicato a Magonza nel 1528, suggeriva di «cavare il sangue a un giovane mangione con la luna crescente, a uno magrolino con quella calante, ai vecchi con la vecchia, ai ragazzi con la nuova».