Giacomo A. Dente su Il Messaggero del 15/11/01 a pagina 29., 15 novembre 2001
Il "ta’miyya", ovvero l’hamburger arabo vegetariano, spesso chiamato "felafel". Di origine egiziana, ha come ingrediente base le fave ("ful"), fondamentali per la cucina egiziana in piatti come il "ful midamis", sorta di minestra con l’aggiunta di riso corto e lenticchie
Il "ta’miyya", ovvero l’hamburger arabo vegetariano, spesso chiamato "felafel". Di origine egiziana, ha come ingrediente base le fave ("ful"), fondamentali per la cucina egiziana in piatti come il "ful midamis", sorta di minestra con l’aggiunta di riso corto e lenticchie. Per fare un felafel, una volta impastate le fave (frantumate e mischiate con prezzemolo, aglio, cipolle, coriandolo, aneto, peperoncino e menta) se ne fa una polpetta, la si ricopre di semi di sesamo e si fa dorare il tutto in olio bollente. Questo piatto, con piccole varianti, è diffuso in tutta l’area araba: in Medio Oriente, ad esempio si usa solo il prezzemolo con l’aggiunta di un po’ di pasta di ceci.