Antonio D’Orrico su Sette del 15/11/01 a pagina 42., 15 novembre 2001
«Durante l’intervento mi hanno bucato la testa della tibia col trapano, poi hanno tagliato il tendine, lo hanno fatto passare dentro al buco e lo hanno fissato con 220 punti interni
«Durante l’intervento mi hanno bucato la testa della tibia col trapano, poi hanno tagliato il tendine, lo hanno fatto passare dentro al buco e lo hanno fissato con 220 punti interni. Hai capito bene: 220 punti. Quando mi sono svegliato dall’anestesia ho avuto paura: la gamba destra era diventata così piccola che pareva un braccio [...] Ora ho una gamba più piccola dell’altra, un ginocchio a orologeria, i menischi non so più neanche cosa siano. Con il male che ho io al ginocchio, avrebbero già smesso tutti da anni. Io ho male tutte le volte che gioco. Chi mi vedesse allenare prima della partita, avrebbe paura: durante i massaggi, la mia gamba destra fa delle torsioni innaturali, come se si dovesse spezzare da un momento all’altro. Il compagno dolore non ti lascia mai. ogni giorno è un test, una prova continua. Sai che ogni allenatore potrebbe essere l’ultimo» (Roberto Baggio nell’autobiografia "Una porta nel cielo").