20 novembre 2001
Rossi Clelia, di anni 38. Torinese, capelli scuri, sorriso dolce, elegante, riservata, ragioniera in una compagnia di assicurazioni
Rossi Clelia, di anni 38. Torinese, capelli scuri, sorriso dolce, elegante, riservata, ragioniera in una compagnia di assicurazioni. Appassionata di jogging, gite in montagna e festicciole domestiche, abitava in una villetta fuori città insieme al marito, Peri Adriano, di anni 42, commesso in un magazzino, e la figlia Federica, di anni 5. L’altra mattina, pantaloni attillati, maglietta blu e piumino con collo di finta pelliccia, uscì di casa, salì sulla sua Cinquecento bianca e imboccò la statale 460 per andare al lavoro. Un’ora dopo suo marito prese la stessa strada per accompagnare Federica dai nonni e si accorse che la macchina della moglie era ferma in un piazzale. Frenò per andare a vedere cos’era successo e trovò la Rossi stesa sul sedile, volto, petto e gola squarciati da undici coltellate. Accanto, pupazzetto della figlia, borsetta, cellulare, portafogli intatto. Giovedì mattina, in un parcheggio lungo la strada tra Leinì e Lombardore, a qualche chilometro da Torino.