Marco Belpoliti su La Stampa del 21/11/01 a pagina 29., 21 novembre 2001
In Italia i gatti sarebbero arrivati tra il 1600 e il 1200 avanti Cristo sulle navi micenee. Grande importanza ebbe la colonia romana di Marsiglia, «centro d’irradiazione dei gatti antichi»
In Italia i gatti sarebbero arrivati tra il 1600 e il 1200 avanti Cristo sulle navi micenee. Grande importanza ebbe la colonia romana di Marsiglia, «centro d’irradiazione dei gatti antichi». Donald Engels, storico dell’università di Marsiglia, sostiene che la sfortuna progressiva del gatto, culminata durante il Medioevo, è connessa alla crescita delle malattie portate dai topi (in particolare la peste) di cui il gatto, cacciato e ucciso, non fu più predatore. Durante il Medioevo fu associato alle streghe e messo al bando: una studiosa attribuisce la persecuzione del gatto e di altri animali al loro legame con le divinità pagane, pre-cristiane ed egizie. Il gatto è infatti associato al culto di Iside e di Bubastis, gatta sacra: anche il carattere infausto attribuito a quello nero è dovuto al suo colore, attributo di Iside. Nel 1233 papa Gregorio IX emanò la bolla "Vox in Roma" che diede il via al grande massacro dei gatti e delle loro padrone, le streghe, anche se nelle campagne il gatto cacciatore di topi riuscì a sopravvivere benissimo.