Marilena Malinverni su D di Repubblica del 20/11/01 a pagina 220., 20 novembre 2001
I discendenti delle più antiche famiglie goane (Goa è il più piccolo stato della costa occidentale, la seconda enclave portoghese in India) proprietari delle case più belle, lamentando l’aumento dei costi di manutenzione, la mancanza di assistenza da parte delle istituzioni, la scomparsa delle conoscenze artigianali, sono costretti a vendere o ad aprire al pubblico
I discendenti delle più antiche famiglie goane (Goa è il più piccolo stato della costa occidentale, la seconda enclave portoghese in India) proprietari delle case più belle, lamentando l’aumento dei costi di manutenzione, la mancanza di assistenza da parte delle istituzioni, la scomparsa delle conoscenze artigianali, sono costretti a vendere o ad aprire al pubblico. Così hanno fatto i De Braganca con la loro casa secentesca di Chandor (un villaggio a una ventina di chilometri da Margao), chiamata "Casa dei 28 balconi" per i 28 terrazzini di legno intarsiato che ne ricoprono la facciata: si può visitare il salone da ballo con i pavimenti di mosaico, le salette con le vetrine piene di avori africani e argenti di famiglia, la cappella di famiglia piena di Madonne barocche e santi barbuti vestiti come conquistadores. Rinomata è la "Casa Deshprabhu" a Pernem: balconate intarsiate, finestre di madreperla, arredi Decò, porcellane orientali ovunque, angeli e cherubini a ornare gli schienali delle poltrone, la cappella di famiglia che è un coloratissimo tempietto hindu immerso tra piante di rose. "Casa Miranda" a Loutilim è famosa in tutto il mondo per un altare di legno decorato con piastrelle dipinte a mano da un artigiano hindu, ma soprattutto perchè ne è proprietario Mario Miranda, uno dei più noti disegnatori satirici dell’India: «Qui vengono a rilassarsi molti miei amici, ma anni fa ho rischiato di dover vendere. Il problema di queste case sono le termiti: casa mia era disabitata e vuota e la stavano distruggendo. Ero deciso a salvarla, anche se non sapevo nulla di restauri. Poi è successa una cosa bellissima: le persone che anni prima avevano comprato i mobili di famiglia, quando sono venute a sapere che stavo ristrutturando, li hanno riportati qui e me li hanno rivenduti».