Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2001  ottobre 19 Venerdì calendario

Un inglese e un israeliano sono riusciti a miniaturizzare un endoscopio: l’hanno trasformato in una capsula lunga un centimetro e mezzo, capace di viaggiare all’interno del tubo digerente e trasmettere le immagini delle sue pareti grazie a una microtelecamera racchiusa al suo interno insieme a una microbatteria, una fonte di luce e un’antenna

Un inglese e un israeliano sono riusciti a miniaturizzare un endoscopio: l’hanno trasformato in una capsula lunga un centimetro e mezzo, capace di viaggiare all’interno del tubo digerente e trasmettere le immagini delle sue pareti grazie a una microtelecamera racchiusa al suo interno insieme a una microbatteria, una fonte di luce e un’antenna. Con questo nuovo dispositivo, in via di sperimentazione anche in Italia, il paziente non sarà più costretto a sopportare il fastidio dei cateteri endoscopici o a ingurgitare beveroni come mezzo di contrasto. Novità in campo medico: un ricercatore inglese e uno israeliano hanno realizzato un endoscopio a forma di capsula, lungo solo un centimetro e mezzo. Lo strumento, in via di sperimentazione anche in Italia, può viaggiare nel tubo digerente e trasmettere le immagini delle sue pareti grazie a una microtelecamera, una microbatteria, una fonte di luce e un’antenna. Vantaggi: i pazienti non saranno più costretti a sopportare cateteri endoscopici e beveroni come mezzo di contrasto (versione su MdT).