Giorgio Cosmacini, ìMedici nella storia d’Italiaî, Laterza, 27 novembre 2001
Poesia sui raggi X (anonimo del 1908): «Ella è slanciata, e alta, ed è sottile/ e l’ossa sue son piene di fosfati/ che i raggi riproducono con vile/ curiosità, snidando i carbonati
Poesia sui raggi X (anonimo del 1908): «Ella è slanciata, e alta, ed è sottile/ e l’ossa sue son piene di fosfati/ che i raggi riproducono con vile/ curiosità, snidando i carbonati./ Ampères e ohms oscillan lievemente/ mostrandoci la spina dorsale,/ che ormai non è nascosta più da niente,/ ma brilla nuda, di una luce frale. Oh costole racchiuse in una gabbia!/ Oh viso con la carne ormai dispersa!/ Ti guardo con amore ma con rabbia/ nella foto catodica e perversa».