Roberto Gervaso, ìI fratelli maledetti. Storia della Massoneriaî, Bompiani, 28 novembre 2001
Garibaldi, massone e poi Gran Maestro, diede istruzione che non gli s’avvicinasse il prete per l’estrema unzione, quando sarebbe giunto il momento, qualunque cosa gli venisse di dire in quei momenti: «Siccome negli ultimi momenti della creatura umana, il prete, profittando dello stato in cui si trova il moribondo, e della confusione che sovente vi succede, s’inoltra e, mettendo in opera ogn turpe stratagemma, propaga con l’impostura in cui è maestro, che il defunto adempì, pentendosi delle sue credenze passate, ai doveri di cattolico
Garibaldi, massone e poi Gran Maestro, diede istruzione che non gli s’avvicinasse il prete per l’estrema unzione, quando sarebbe giunto il momento, qualunque cosa gli venisse di dire in quei momenti: «Siccome negli ultimi momenti della creatura umana, il prete, profittando dello stato in cui si trova il moribondo, e della confusione che sovente vi succede, s’inoltra e, mettendo in opera ogn turpe stratagemma, propaga con l’impostura in cui è maestro, che il defunto adempì, pentendosi delle sue credenze passate, ai doveri di cattolico...».