Roberto Gervaso, ìI fratelli maledetti. Storia della Massoneriaî, Bompiani, 28 novembre 2001
Il massone più famoso, Licio Gelli. Prima volontario in Spagna con i franchisti, poi, nel ’45, repubblichino sfegatato, ma, contemporaneamente, complice clandestino dei partigiani: in questo modo, chiunque avesse vinto, se la sarebbe cavata
Il massone più famoso, Licio Gelli. Prima volontario in Spagna con i franchisti, poi, nel ’45, repubblichino sfegatato, ma, contemporaneamente, complice clandestino dei partigiani: in questo modo, chiunque avesse vinto, se la sarebbe cavata. E infatti se la cavò egregiamente. «Il massone che abbiamo conosciuto noi era un signore affabile, elegante, spiritoso ma anche ammiccante e sfuggente, allusivo ed evasivo, che diceva e non diceva. Più che un nemico delle istituzioni, che non lo avevano mai contrastato, e che lui non aveva mai contrastato, ci sembrò un uomo d’affari che faceva grandi affari, ovunque e con chiunque, ma d’incommensurabile lucro».