Livia Manera su Io Donna del 24/11/01 a pagina 75., 24 novembre 2001
Vivienne Haigh-Wood e Thomas Eliot si conobbero nel 1915, al tè danzante in un salotto londinese, e si sposarono dopo tre mesi: «Lui era ansioso di liberarsi della propria verginità, lei di vivere nell’ammirazione delle sue opere»
Vivienne Haigh-Wood e Thomas Eliot si conobbero nel 1915, al tè danzante in un salotto londinese, e si sposarono dopo tre mesi: «Lui era ansioso di liberarsi della propria verginità, lei di vivere nell’ammirazione delle sue opere». Poveri in canna, privi di casa, furono ospiti di Bertrand Russell, maestro di Eliot (per ringraziarlo, Vivienne divenne la sua amante). Dopo tre anni, Eliot la lasciò: lei gli offrì una grossa somma per fargli cambiare idea, dopodiché impazzì e fu ricoverata in una clinica psichiatrica, dove morì nove anni dopo ingoiando barbiturici. Lui si risposò con la segretaria, di trentott’anni più giovane.