Alessandra Orsi su La Stampa del 21/11/01 a pagina 31., 21 novembre 2001
La scrittrice svizzera Annemarie Schwarzenbach, «volto angelico fuori dal comune», una passione per le donne e la morfina, all’età di 23 anni incontrò Erika Mann (figlia di Thomas) e se ne innamorò alla follia
La scrittrice svizzera Annemarie Schwarzenbach, «volto angelico fuori dal comune», una passione per le donne e la morfina, all’età di 23 anni incontrò Erika Mann (figlia di Thomas) e se ne innamorò alla follia. Per dimenticare quella relazione, infelice e osteggiata da tutti (specie da sua madre), Annemarie prese a viaggiare da un capo all’altro del mondo. In Persia sposò un diplomatico francese omosessuale, ma lo lasciò appena si invaghì della figlia di un ambasciatore turco. Poi, di nuovo, la fuga: in Siria, in Turchia, in Libano, in Iraq. Un incidente alla gamba e la malaria la riportarono in Europa, dove l’aspetto efebico che poi avrebbe affascinato anche Andrè Malraux non era molto apprezzato (Thomas Mann scrisse nei suoi "Diari": «E’ strano, se fosse un ragazzo verrebbe considerato insolitamente bello»). Definita "schizofrenica" dagli psicoanalisti che la presero in cura nel ’38, lo stesso anno, dall’Austria da poco annessa al Reich, scriveva articoli lucidissimi contro i nazisti. Nel ’39 si avventurò in Afghanistan, poi negli Stati Uniti, infine in Africa. Inviata a Lisbona per il quotidiano di Zurigo Neue Zürcher Zeitung, lì morì, a trentaquattr’anni, cadendo di bicicletta.