Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2001  novembre 20 Martedì calendario

Quando scrive Eraldo Baldini, 49 anni, ogni quarto d’ora si alza dal tavolo e va in cucina, oppure esce all’aperto per fumare una sigaretta («caffè solo un paio al giorno, ho la gastrite»)

Quando scrive Eraldo Baldini, 49 anni, ogni quarto d’ora si alza dal tavolo e va in cucina, oppure esce all’aperto per fumare una sigaretta («caffè solo un paio al giorno, ho la gastrite»). In tutti i suoi libri lo spunto di partenza sono i racconti del nonno, mutilato della Grande Guerra: per scrivere l’ultimo, dal titolo "Terra di nessuno", ha letto diari di soldati, quotidiani dell’epoca, e ha trascorso un paio di giorni con un vecchio carbonaio («i quattro reduci protagonisti fanno questo mestiere»). Sua abitudine di svegliarsi tardi («non vado mai a letto prima delle due») e di scrivere sette-otto pagine nel pomeriggio, fino all’ora di cena. Di solito corregge a penna, sulle pagine stampate: «Se cambio anche solo una virgola, ristampo tutto da capo. I fogli corretti si ammucchiano sul pavimento, li butto via di tanto in tanto». Rituale: scrive le prime pagine di ogni nuovo romanzo senza margini né rientri.