28 novembre 2001
Shakespeare, Hugo e i cartoni animati "Ecco dunque che si ripropone il solito vecchio problema del rapporto tra gli italiani e i classici, ed è di questo, io credo, che oggi si deve discutere: prima l’opera lirica, nell’Ottocento, poi il cinema, e soprattutto la televisione, da noi hanno sempre avuto funzione supplente della lettura, per cui l’unico rapporto che generazioni di italiani hanno avuto con Shakespeare, Victor Hugo, Collodi e Manzoni è stato quello mediato dalla musica di Verdi, dai libretti di Francesco Maria Piave, dai cartoni animati di Disney o dagli adattamenti di Anton Giulio Majano" (Sandro Veronesi)
Shakespeare, Hugo e i cartoni animati "Ecco dunque che si ripropone il solito vecchio problema del rapporto tra gli italiani e i classici, ed è di questo, io credo, che oggi si deve discutere: prima l’opera lirica, nell’Ottocento, poi il cinema, e soprattutto la televisione, da noi hanno sempre avuto funzione supplente della lettura, per cui l’unico rapporto che generazioni di italiani hanno avuto con Shakespeare, Victor Hugo, Collodi e Manzoni è stato quello mediato dalla musica di Verdi, dai libretti di Francesco Maria Piave, dai cartoni animati di Disney o dagli adattamenti di Anton Giulio Majano" (Sandro Veronesi). Sandro Veronesi sul Corriere della Sera dell’11/11/01 a pagina 33.