Marina Verna su La Stampa del 23/11/01 a pagina 4., 23 novembre 2001
«E’
altissimo e smilzo. Ha la faccia allampanata e le dita grifagne. Usa una canna per muoversi e una veste troppo ampia per coprirsi. E se Osama Bin Laden soffrisse della sindrome di Marfan, con il retropensiero: e se avesse i giorni contati? Che il quarantacinquenne capo di Al Qaeda sia malato, è voce che circola da tempo e ha trovato molte conferme. Di che cosa, però, non è chiaro. Nei mesi scorsi si parlava di un’insufficienza renale, per la quale sarebbe stato ricoverato in gran segreto in una clinica saudita e dimesso con una dotazione completa per la dialisi. Si diceva anche che avesse un problema cardiaco e vedesse i medici regolarmente. Ora invece tre fonti giornalistiche americane ipotizzano un altro male: la rara sindrome di Marfan, malattia genetica del tessuto connettivo, che può causare una morte subitanea per la rottura dell’aorta. Il segno esteriore più evidente è una lunghezza di braccia e gambe spropositata rispetto al tronco e un’accentuata magrezza. Bin Laden rientra perfettamente nello schema: sfiora i 190 centimetri, pesa appena 72 chili, ha le estremità spropositatamente lunghe. E quasi nessuno, nella sua famiglia, ha uno châssis analogo al suo» (Marina Verna).