Alfonso Signorini su Panorama dl 13/12/01 a pagina 111, 13 dicembre 2001
Afef Jnifen è nata a Tunisi il 3 novembre del 1963. Unica bambina (ha cinque fratelli maschi) di una famiglia berbera molto prestigiosa, composta da diplomatici e uomini politici
Afef Jnifen è nata a Tunisi il 3 novembre del 1963. Unica bambina (ha cinque fratelli maschi) di una famiglia berbera molto prestigiosa, composta da diplomatici e uomini politici. Il fratello Khaled: "Aveva appena due anni e, quando si trattava di mangiare, si rifiutava di aprire la bocca se la mamma, la zia e la tata non improvvisavano con piatti e posate un’orchestrina davanti a lei". A tre anni, contro le regole di famiglia, vuole giocare con i maschi di casa. La mamma la rimprovera: "Non devi stare con loro. Tu sei una bambina, hai i capelli più lunghi". Afef ascolta, poi corre in camera, prende dal cassetto un paio di forbici, si piazza davanti allo specchio e comincia a tagliarsi a zero i capelli. A scuola non passa inosservata. Si mette sempre all’ultimo banco e fa impazzire maestri e professori con i suoi scherzi, con la sua colla piazzata sulle sedie. La mamma, almeno una volta a settimana, è chiamata a rapporto dagli insegnanti. A 14 anni il primo amore: un ragazzo di otto anni più grande, professione pilota. I genitori le proibiscono di frequentare la casa del fidanzato e lei, dopo cinque anni, lo sposa. Durante il ricevimento, organizzato nella casa dello sposo, Afef va in camera, si infila pantaloni corti e T-shirt e trascina il marito in discoteca fino alle sei del mattino. E’ la loro prima notte di nozze. Poi inizia la carriera di modella. Subito il successo, con gli stilisti più importanti che se la contendono a suon di esclusive. Il marito è troppo lontano dal suo mondo, e dopo due anni arriva il divorzio. Nel 1990 sposa l’avvocato romano Marco Squatriti. Matrimonio a Los Angeles senza parenti, senza abiti da cerimonia, ricevimento finito a torte in faccia e bagni in piscina. Da Marco Squatriti, Afef ha un bambino, Sammy. Pochi giorni dopo la nascita, la tata porta ad Afef il bimbo che tiene nella manina stretta a pugno un anello. Un favoloso brillante giallo, dono del marito. Nel 1992 Afef decide di separarsi, lasciando Sammy al padre. Dopo la storia con Mauro Benetton, l’incontro con Marco Tronchetti Provera a Londra che le donò un anello di fidanzamento (valore qualche miliardo) di fronte al quale è svenuta persino Marta Marzotto. Afef spesso sostiene in pubblico che è falso, a volte lo porta al rovescio, nascosto nel palmo della mano.