Salvatore Taverna su Il Messaggero del 07/12/01 a pagina 51., 7 dicembre 2001
"Renato Balestra mercoledì, giovedì e venerdì riunisce nella sua casa, tutta ori, incensi, mirra e specchi, un drappello di nobili ai confini della realtà
"Renato Balestra mercoledì, giovedì e venerdì riunisce nella sua casa, tutta ori, incensi, mirra e specchi, un drappello di nobili ai confini della realtà. ”La folla mi cerca, mi vuole, desidera un mio autografo”, se la gode lo stilista Renato, popolare grazie a nonna tv. Si trucca: ombretti e neretti, crema e cerone. La contessa Patrizia de Blanck ripete: ”Sono pronta per sbranare Chiambretti... ”. Sua figlia Giada canta per stemprare la tensione, la duchessa Silvana Augero, la rossa, prova i sorrisi davanti allo specchio e don Santino Spartà sussurra: ”Dio ci guarda”. Quando si accendono le luci il viso levigato di Renè sembra la maschera di un faraone... Via il collegamento lo stilista si rivolge alle nobildonne e ripete: ”Vi sono piaciuto? Come sono andato?”. Tutti in coro, tecnici Rai compresi: ”Alla grandissimaaaaa!”. E lui, pavoneggiante, si strucca tra una stretta di mano e un cin cin... Balestra è la prova vivente che la televisione logora solo chi non la fa" (Salvatore Taverna).