Adriano Sofri, Panorama 13/12/2001, 13 dicembre 2001
«Nei giorni successivi all’11 settembre, una notizia sulla clonazione dell’embrione (in realtà è solo la clonazione con intenzioni terapeutiche di sei cellule, di cui andrebbe deplorata solo la limitatezza) sarebbe apparsa fuori luogo e irrilevante
«Nei giorni successivi all’11 settembre, una notizia sulla clonazione dell’embrione (in realtà è solo la clonazione con intenzioni terapeutiche di sei cellule, di cui andrebbe deplorata solo la limitatezza) sarebbe apparsa fuori luogo e irrilevante. Un paio di mesi le hanno ridato le prime pagine. Il futuro si è ripreso i titoli di testa. La vita si riprende i suoi diritti, e i suoi torti, anche. Fra poco, forse, si farà finta di niente. Spero di no. Spero che ci si ricordi che abbiamo spinto il nostro pianeta sull’orlo dell’abisso, e che il terrorismo islamista è solo uno, benché il più grave, dei sintomi di questa corsa senza freni in un vicolo cieco. Se nemmeno l’11 settembre sarà bastato a fermarsi e ripensare tutto, sarà ripetuto sulle nostre teste quel decreto, che il Dio toglie di senno coloro dei quali vuole la rovina» (Adriano Sofri)