Giovanni Porzio Panorama 13/12/2001, 13 dicembre 2001
Le prove 1. Al Ittihad compare in un elenco di 11 organizzazioni accusate di legami con il terrorismo internazionale diffuso dalla Casa Bianca
Le prove 1. Al Ittihad compare in un elenco di 11 organizzazioni accusate di legami con il terrorismo internazionale diffuso dalla Casa Bianca. Il 28 settembre centinaia di somali sfilano per le strade di Mogadiscio bruciando la bandiera americana e inneggiando a bin Laden. Alla testa del corteo c’è Cheik Mohamed Ibrahim Suley, braccio destro di Hassan Dahir Uveis, fondatore di al Ittihad. Nel ’93, durante la missione ”Restore hope”, i suoi miliziani, con quelli di Mohamed Farrah Aidid (morto nel 1996 per le ferite riportate in seguito ad un attentato a Mogadiscio) abbatterono due elicotteri Black Hawk americani e uccisero 18 Rangers, i cui cadaveri mutilati vennero trascinati per le strade della capitale ripresi dalle telecamere della Cnn. Al Ittihad è inoltre sospettato di avere facilitato il transito verso il Kenya dell’esplosivo utilizzato nell’agosto del ’98 per far saltare le ambasciate statunitensi a Nairobi e Dar es-Salaam .