Salute di sorrisi e canzoni n. 32 dicembre 2001 pag. 56, 13 dicembre 2001
Gli addobbi da inventare, il cenone da organizzare, le cartoline di auguri da spedire... un italiano su due arriva al Natale in preda a stress e attacchi d’ansia
Gli addobbi da inventare, il cenone da organizzare, le cartoline di auguri da spedire... un italiano su due arriva al Natale in preda a stress e attacchi d’ansia. Tre su dieci dichiarano che scambierebbero il tour de force festivo con un ciclo di sedute dal dentista. Tra le cause, secondo una ricerca dell’Istituto Riza di medicina psicosomatica, ci sono: gli incontri obbligati con parenti che non si sopportano (per il 40% del campione), la corsa al regalo e l’ansia che non sia quello giusto (21%), i pranzi interminabili seguiti dall’incubo della bilancia (14%), la fila in aeroporto per la vacanza alla moda (7%). I primi segnali compaiono intorno al 7 dicembre, per esplodere verso la metà del mese. Litigi familiari, crisi di nervi, insonnia, stanchezza cronica: «Sono molti i modi in cui il malessere si manifesta», spiega Raffaele Morelli, psichiatra dell’Istituto. «Il Natale genera sentimenti contrastanti: da un lato c’è l’euforia della festa, dall’altro ci si sente intrappolati in un meccanismo senza uscita di obblighi e doveri. Se non ci fosse il miraggio del 6 gennaio, che si porta via tutto il trambusto, molti di noi esploderebbero». A rendere ancor più faticosa l’impresa, ci si mettono anche il traffico e il maltempo, mentre c’è da pensare al pranzo: la spesa, il menù, i posti a tavola... «Ogni volta, al termine delle feste, giuriamo che sarà l’ultimo dicembre passato in questo modo», conclude Morelli, «e regolarmente torniamo a ripetere il rituale. Ma cerchiamo di essere onesti: chi è disposto a rinunciare all’atmosfera del Natale e a dire ”Io non ho festeggiato”?».