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 2001  novembre 11 Domenica calendario

«Il miglior modo per conservare la pulitezza del corpo è quello di lavarsi con acqua pura e fresca, e non solo le mani, ma il viso, le orecchie, il collo tutte le mattine e ogni qualvolta il bisogno lo richiegga, facendo anche uso del sapone»

«Il miglior modo per conservare la pulitezza del corpo è quello di lavarsi con acqua pura e fresca, e non solo le mani, ma il viso, le orecchie, il collo tutte le mattine e ogni qualvolta il bisogno lo richiegga, facendo anche uso del sapone». Il manuale a uso degli alunni degli Istituti salesiani, pubblicato a Torino nel 1898, rispecchia un’epoca di penuria, di scarsi presidi igienici e sanitari, un tempo in cui la durata media della vita – un filo rosso lega longevità e Sanità – superava di poco la metà di quella odierna. «Se il bambino non viene educato fin da piccolo all’igiene personale e al rispetto dell’igiene pubblica», dice Massimo Galli dell’università di Milano, «da adulto e in frangenti seri sarà più incline a un comportamento irresponsabile». I frangenti cui si riferisce l’infettivologo sono ad esempio i rapporti sessuali. Nella sfera sessuale, la contraccezione orale da un lato e gli antibiotici dall’altro, cioè la capacità di controllare facilmente sifilide e gonorrea, hanno indotto ad abbassare la guardia, a trascurare norme igieniche e precauzioni, finché non è comparso l’Aids. L’igiene personale è dunque importante non solo per ragioni estetiche o di civile convivenza – chi ha una certa età ricorda le ”puanteries cruelles” che ammorbavano i luoghi affollati prima della diffusione dei bagni domestici – ma per la conservazione della salute. Come dire che lavarsi contribuisce alla prevenzione delle infezioni, è una profilassi, aspecifica ma utile, contro quelle aggressioni esterne che la penicillina ci aveva indotto a minimizzare e che ora invece sappiamo essere in costante agguato. Spiegare ai bambini l’utilità della saponetta non è facile. L’esempio degli animali, della grande cura che gli uccelli rivolgono al piumaggio o i gatti al pelo, può essere un buon argomento. Ce ne sarebbe poi un altro altrettanto efficace, anche se più adatto agli adulti. Eccolo. Lavarsi a dovere, in età infantile come in età adulta, serve, se non a respingere, a modulare l’assedio dei germi domestici che continua anche nell’era dei detersivi e del bagno-schiuma: un assedio paradossalmente favorito dal comfort del vivere moderno. Nella sua prodigalità, madre natura ha riempito il mondo di piccoli esseri che noi, giganti miopi, non vediamo, ma che nondimeno ci disputano il dominio del Pianeta. Al microscopio appaiono persino belli e gentili, ma la loro è una grazia pericolosa perché anche con germi normalmente innocui la convivenza comporta dei rischi. E’ il caso della Pseudomonas aeruginosa, un microrganismo che per vivere si contenta di un po’ d’aria e di molta acqua, e che si trova nei rubinetti e nelle tubature. In genere non è ostile, ma basta un indebolimento delle nostre difese immunitarie per trasformare la coabitazione in infezione. Per questo il microbo è molto temuto negli ospedali, che a causa della comparsa di nuovi o della ricomparsa di vecchi agenti patogeni tendono a convertirsi da luoghi di risanamento a occasioni di contaminazione. Tra i mostri invisibili, cioè non più grandi di un terzo di millimetro, ci sono gli acari. Pur non avendo la carica patogena dei batteri, possono provocare asma e altre reazioni allergiche quali dermatiti e riniti. Scelgono, come luogo di soggiorno, tappeti e moquette, ma il loro giardino dell’Eden sono i letti. Tra le lenzuola trovano infatti le scaglie di pelle e i peli di cui nutrirsi, e soprattutto residui di sperma, ottima fonte di proteine. Qualcuno si è preso la briga di valutare quanto sperma finisca in un letto frequentato da una coppia sessualmente attiva, diciamo da partner che osservino l’aurea regola del bis in hebdomada. Calcolando una dispersione per gravità di metà dell’eiaculato, si arriva a una quantità minima a secco di quattro, cinquecento milligrammi di seme la settimana, quanto basta per nutrire un esercito di acari. La pulizia del letto figura ovviamente tra le prime misure da prendere contro gli sgraditi ospiti, ma non meno importante è l’igiene personale. Giovanni Maria Pace, Questa storia si trova anche in libreria con il titolo Lava, strofina, spazzola!, Editoriale Scienza