Fabrizio Rondolino, Panorama 24/01/2002, 24 gennaio 2002
«Una nazione sana è in grado di tollerare fenomeni di corruzione politica ma non è in grado, alla lunga, di tollerare la messa in stato d’accusa permanente della propria classe dirigente
«Una nazione sana è in grado di tollerare fenomeni di corruzione politica ma non è in grado, alla lunga, di tollerare la messa in stato d’accusa permanente della propria classe dirigente. La corruzione, che peraltro è fisiologica, non può naturalmente superare una certa soglia: quale sia questa soglia è difficile dire, ma tutti sanno, a spanne, che la Francia di Chirac (e la Germania di Kohl e l’Italia di Berlusconi) non sono la stessa cosa della Colombia dei narcos. L’impunità per i politici non è accettabile e nessuno si sogna di chiederla. Tuttavia, la solidità delle istituzioni non si fonda soltanto sulla separazione dei poteri: si fonda anche sulla ragion di stato. E uno stato sotto processo perde la propria ragione» (Fabrizio Rondolino)