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 2002  gennaio 21 Lunedì calendario

Biografia di Nathaniel Charles Rothschild

Ma in realtà dovetti ricredermi, non sui banchieri in generale, ma sull’onorabile Nathaniel Charles Rothschild di Ashton Would Oundle della contea di Northampton, e sul suo contributo alla scienza. Non sono in grado di valutare i saggi da lui scritti sull’economia internazionale; e non commento le sue eclettiche convinzioni politiche, riassunte in una lettera del 1901 al suo amico e collega entomologo Hugh Birrel: «Essendo io un socialista radicale, corretto da opinioni conservatrici e individualistiche, sono ovviamente soddisfatto se il socialismo guadagna terreno, ma penso al tempo stesso che l’individualismo deve avere il suo posto». Fu comunque un banchiere atipico, che sopportava con qualche disagio la vita della City. Da ragazzo aveva collezionato uccelli e mammiferi e cominciato a osservarne i parassiti, e da adulto si specializzò in pulci. Fra il 1901 e il 1907, il padre lo inviò in Egitto, in Italia e in altri paesi a sud della City, per curare la sua malferma salute, e in questi luoghi fece col suo amico Karl Jordan le maggiori scoperte. Quando individuò nella valle del Nilo cinque esemplari uguali che denominò Xenopsylla cheopis (pulce straniera di Cheope, questa è la traduzione del nome latino), scrisse al solito Birrel: «Essi appartengono ad un gruppo che a mio parere diverrà famoso, perché probabilmente ne fanno parte i vettori della peste in India». Aveva avuto una giusta intuizione. E la Plague Commission, la commissione scientifica che studiava l’epidemia scoppiata nell’allora colonia inglese, gli mandò molti esemplari da identificare e da classificare, per conoscere meglio il ciclo e la trasmissione della malattia.