International Herald Tribune 25/1/2002, 25 gennaio 2002
I broker cinesi, che l’anno scorso avevano ricevuto in media un bonus pari al doppio dello stipendio annuale, per la prima volta dal 1996 non prenderanno niente a causa del cattivo andamento delle borse locali
I broker cinesi, che l’anno scorso avevano ricevuto in media un bonus pari al doppio dello stipendio annuale, per la prima volta dal 1996 non prenderanno niente a causa del cattivo andamento delle borse locali. Albert Zhang, della China Securities Co., dice che quando ha ricevuto la notizia stava sfogliando una brochure per decidere dove andare in vacanza: "Molti di noi avevano già progettato come spendere i soldi. Siamo demoralizzati!". La China Securities, che quest’anno ha guadagnato il 10 per cento in meno di commissioni, per tenere buoni i dipendenti ha detto che si tratta di un rinvio: "Se una società non paga prima del nuovo anno lunare, molto probabilmente non lo farà mai" commenta Yao Maogong, capo della Shanghai Securities Co. Nel 2000, quando i mercati cinesi avevano ottenuto i maggiori incrementi nel mondo, i migliori avevano preso premi fino a 250.000 yuan (più di 30.000 dollari) contro un reddito medio che a Shanghai non arriva a 10.500 yuan. Shenyin&Wanguo Securities, la compagnia d’intermediazione finanziaria con più filiali in Cina, dice che l’anno scorso i profitti sono scesi del 52 per cento. Guotai Junan Securities Co. ha sospeso le assunzioni, HSBC, Goldman Sachs e Morgan Stanley hanno licenziato centinaia di dipendenti. E’ andata meglio agli analisti di Citic Securities Co., cui è stato salvato il posto in cambio della disponibilità a vendere azioni, continuando però a stendere rapporti. "Dobbiamo destreggiarci nel dividere il tempo tra i due compiti. Ma non c’era scelta: l’industria si trova in brutte acque" ammette un dipendente di nome Chen Ze.