Annalisa Lualdi su Tv Radiocorriere del 27/01/02 a pagina 4., 27 gennaio 2002
Anna Kanakis, quarant’anni, cattolica, padre greco e origini siciliane, sei mesi trascorsi a Genova per girare la fiction ”Vento di ponente”, vive in un appartamento a Roma (con i due yorkshire Aristide e Paolina), da ragazzina voleva fare il magistrato («Sono nata in una famiglia borghese dove quasi tutti lo sono»)
Anna Kanakis, quarant’anni, cattolica, padre greco e origini siciliane, sei mesi trascorsi a Genova per girare la fiction ”Vento di ponente”, vive in un appartamento a Roma (con i due yorkshire Aristide e Paolina), da ragazzina voleva fare il magistrato («Sono nata in una famiglia borghese dove quasi tutti lo sono»). Il concorso di Miss Italia, vinto quando aveva quindici anni, l’ha condizionata («Ho cominciato a lavorare nella moda mentre frequentavo ancora il liceo classico»), ha studiato legge a Roma, dove ha incontrato e sposato Claudio Simonetti («Due anni e mezzo dopo mi sono separata. Sono riuscita ad affrontare la separazione per via di quella grande componente d’incoscienza legata alla giovane età»). Si definisce guerriera e diplomatica, a chi le chiede della sua vita sentimentale: «Sono una single sotto assedio». In un uomo cerca intelligenza, carisma, forte personalità («Anche il sesso è più bello con un uomo intelligente»). La più grande pazzia che ha fatto in amore è stata sposarsi, non accetterebbe mai un tradimento dall’uomo che ama, vive nel terrore che possa accadere qualcosa di brutto alle persone care. Sogna di girare un film per il cinema interpretando un’eroina romantica (la Callas o Anna Karenina) e continuare nel frattempo a lavorare in tivvù («Che è sempre un ottimo traguardo per gli attori»). I suoi valori, «rispetto degli altri, fare qualcosa per il prossimo e l’amore per gli animali»; le attrici preferite: Irene Papas e Virna Lisi («Non sono mai ricorse alla chirurgia estetica»); gli hobby: nuotare in piscina, leggere, guardare in tivvù film e talk show, in estate fare immersioni subacquee («Sento solo il battito del cuore, il respiro e vedo tanti colori»).