Antonio Armano, "Hotel Mosca", Edizioni DellíArco, Milano 1999, 31 gennaio 2002
Nell’87, Zivkov convinse alcuni rabbini bulgari a proporre la sua candidatura al Nobel per la pace
Nell’87, Zivkov convinse alcuni rabbini bulgari a proporre la sua candidatura al Nobel per la pace. Voleva appropriarsi del merito di aver salvato 48 mila ebrei bulgari. Il loro salvataggio si deve invece a Dimitar Pesev, il quale, durante la seconda guerra mondiale, fermò la deportazione già preparata in gran segreto denunciandola apertamente. Poiché era parlamentare di un regime monarchico filonazista, dopo l’avvento dei comunisti, fu perseguitato e morì dimenticato nel ’73.