Ton Dekker - Jurien van der Kooi - Theo Meder, "Dizionario delle fiabe e delle favole", Bruno Mondadori, 31 gennaio 2002
La volpe e l’uva. Spinta dalla fame una volpe cerca di cogliere l’uva, ma i grappoli sono troppo in alto, così si accorge che non può raggiungerli e se ne va commentando: ”Quest’uva è acerba, non mi piace”
La volpe e l’uva. Spinta dalla fame una volpe cerca di cogliere l’uva, ma i grappoli sono troppo in alto, così si accorge che non può raggiungerli e se ne va commentando: ”Quest’uva è acerba, non mi piace”. La versione classica è quella del liberto Fedro, vissuto all’incirca nello stesso periodo di Cristo. Ma egli si rifà a Esopo, schiavo greco probabilmente assassinato a Delfi nel 564 a. C. Di lì ebbe diffusione nel mondo latino e in quello arabo, quindi ovunque. Molto amata la trasposizione letteraria di La Fontaine. Presente in molti paesi nordeuropei anche sotto forma di un proverbio (’l’uva è acerba, disse la volpe, ma non ci arrivava”).