Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2002  gennaio 31 Giovedì calendario

Gli Stati Uniti erano, alla fine della seconda guerra mondiale, la più grande potenza economica del mondo ma non avevano ancora un sistema culturale e educativo all’altezza di questo ruolo

Gli Stati Uniti erano, alla fine della seconda guerra mondiale, la più grande potenza economica del mondo ma non avevano ancora un sistema culturale e educativo all’altezza di questo ruolo. Oggi invece vantano musei, biblioteche, università e centri di ricerca di altissimo livello. E questo senza che lo Stato abbia fatto grandi investimenti nel settore. Quasi tutto è stato realizzato dai privati: migliaia di volontari e di piccoli donatori, ma anche grandi capitalisti illuminati, nuovi ricchi così come rampolli di dinastie miliardarie. Calamandrei percorre la storia del grande balzo culturale americano e ne individua la forza propulsiva. Il forte senso della responsabilità individuale nella vita pubblica e l’ambizione di un popolo e della sua élite di migliorarsi senza alibi assistenzialisti hanno compiuto questo miracolo. Mauro Calamandrei è stato per anni responsabile della redazione americana dell’Espresso e successivamente corrispondente culturale del Sole-24 Ore da New York. Ha insegnato storia americana e ha fondato la collana di storia americana del Mulino.